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giovedì 5 agosto 2010

....e-book a scuola

Convegno "Verso il 2011, il domani dei libri, i libri di domani".
La legge 133 del 2008 prevede che, per l'A.S. 2011-2012, non potranno più essere adottati, per l'anno scolastico successivo, libri di testo esclusivamente nella versione cartacea.
In questo Convegno emergono riflessioni, suggerimenti, iniziative circa la realtà di questa trasformazione e si profila lo "stato delle cose" circa la situazione di accogliemento da parte del mondo della scuola.

http://www.youtube.com/watch?v=6_0dUjPHaQw

lunedì 21 giugno 2010

Come una colomba non può fare a meno dell’aria, nella quale pure vola a fatica a causa dell’attrito, e non può presumere di poter volare più velocemente in un cielo senza aria, così l’intelletto umano non può trascendere la dimensione empirica senza cadere nel vuoto. (KANT)

lunedì 17 maggio 2010

Capua il Luogo della Lingua festival

Palazzo Lanza- Capua (CE)
Ora: venerdì 21 maggio 2010 19.00.

Torna dal 21 al 30 maggio Capua (CE) il Luogo della Lingua festival, la rassegna promossa dall'associazione Architempo che coinvolge la città di Capua ogni fine maggio e che vede la letteratura attorniarsi di altrettanti validi strumenti: il cinema, il teatro, l’arte visiva e quella multimediale, la musica e tutte le sue declinazioni, l’architettura e la scultura. Una poliedricità che appartiene al linguaggio, anzi ai linguaggi, che non poteva non essere celebrata a Capua, uno dei luoghi simbolo dell’espressione che prima di ogni altra ci appartiene, la lingua italiana.

sabato 15 maggio 2010

lunedì 26 aprile 2010

11 settembre...una data non a caso!

L'11 Settembre 1973, giorno del colpo di stato militare in Cile ai danni del governo democraticamente eletto

http://www.youtube.com/watch?v=4wPxZto9deI&feature=related

giovedì 22 aprile 2010

nuovo portale per personale scuola

Ricordiamoci: da aprile cedolini dello stipendio, CUD, ecc. non più nella posta elettronica del MIUR, ma..."Da febbraio tutto il personale della scuola potrà visualizzare cedolino dello stipendio, CUD e modello 730 direttamente dal portale http://stipendipa.tesoro.it."

http://www.orizzontescuola.it/node/2607

lunedì 12 aprile 2010

Chi è il primo della classe?


La "magister arte" del maestro è, oggi, ancora intesa come un "mucchio" infinito di conoscenze che costituiscono troppo spesso un patrimonio fine a se stesso. E questo modo dell'insegnante di interpretare la propria professione crea danni agli alunni, non di raro coinvolti in un fare "competitivo" di "rivalità" di "chi arriva prima" di "chi è il primo, il migliore, il più bravo". Non è questa la scuola che forma i cittadini della società attuale! Oggi occorre potenziare la creatività, incanalandola e non soffocandola nel sapere; occorre stimolare la collaborazione, la condivisione, l'aiuto reciproco, e non alimentare contrasti e frustrazioni; occorre realizzare una scuola per tutti che fa crescere e che arricchisce, che si adegua alle nuove forme di comunicazione, ma che non perde la sua identità di "agenzia educativa". Quanto è vero che è necessario conoscere e riflettere sulla relazione educativa! Essere consapevoli che il nostro dire, fare, essere con l'alunno, condiziona il suo dire, fare, essere con gli altri e, ancor prima, con se stesso. Una volta era educativo il bastone, oggi ne è rimasto il rumore, che si traduce in frequenti rimproveri e mortificazioni, in un contesto educativo che esalta la personalizzazione, ma che non ha sufficienti registi consapevoli e capaci di concretizzarlo.

Che tristezza! E proprio pensando alla scuola, che dovrebbe essere il luogo dei bambini, dei ragazzi, dei giovani...

venerdì 2 aprile 2010

fotografie...un angelo?


El Escorial (Spagna) - Questa è una fotografia che ha fatto il giro del mondo. Alicia Quintan al Villegas che ha scattato questa foto sostiene che, senza alcun dubbio, è l'immagine di un Angelo con un Calice e l'Ostia dell'Eucarestia e con in basso, a sinistra, un agnellino. La foto è stata scattata il 4 maggio 1991."Eravamo in gita al santuario dell'Escorial, quando nel bosco sentimmo uno strano odore di rose e di incenso proveniente da un albero. Al momento non ci feci caso, ma scattai diverse foto all'albero. Sviluppai la pellicola solo qualche mese più tardi e quando andai a ritirare le foto scoprii che compariva anche l'immagine di un Angelo".Un esperto fotografo, James Savoia, interpellato da un settimanale, ha dichiarato: "Secondo me non può trattarsi di un fotomontaggio. Gli elementi principali che compongono la scena sono due: la figura vestita di bianco e l'albero. In un montaggio, con questi due elementi accostati artificiosamente, le linee dei due soggetti non apparirebbero naturali, ma con i contorni e i bordi sbavati. In questa foto, invece, la geometria dell'albero è perfetta e ben disegnata.".Padre Cremona, sacerdote agostiniano, teologo e scrittore, interpellato in un'intervista, disse che sotto l'aspetto dogmatico non sarebbe un fatto impossibile.
Qualcuno ne sa di più al riguardo?

giovedì 1 aprile 2010

riflettendo su...giustizia/ingiustizia

Episodi di ingiustizia, a scuola, ovviamente sono molto frequenti, forse una prassi.
Prima di narrarne uno, rifletto sul significato da attribuire al termine “ingiustizia” nel contesto educativo-scolastico. L’ingiustizia è la negazione della giustizia, a danno di una o più persone. Sia la nostra Costituzione e sia la Carta dei diritti dei bambini e delle bambine sanciscono dei diritti …"Principio primo: il fanciullo deve godere di tutti i diritti enunciati nella presente Dichiarazione. Questi diritti debbono essere riconosciuti a tutti i fanciulli senza eccezione alcuna, e senza distinzione e discriminazione fondata sulla razza, il colore, il sesso, la lingua la religione o opinioni politiche o di altro genere, l’ origine nazionale o sociale, le condizioni economiche, la nascita, o ogni altra condizione sia che si riferisca al fanciullo stesso o alla sua famiglia". Invece, purtroppo, anche se c’è uno sforzo legislativo e delle istituzioni, per garantire e concretizzare le pari opportunità, a tutt’oggi le ingiustizie, in tal senso, sono tante, nella scuola come nel sociale. In un liceo scientifico, un ragazzo ucraino, al terzo anno di frequenza e da due anni in Italia, si trova a dover fare i conti con la non conoscenza della lingua italiana. E’ un ragazzo interessato, attivo nella partecipazione alla vita scolastica, con ottime basi di conoscenze e abilità, socievole e disponibile con adulti e coetanei. La prof.ssa di italiano, però, riferisce alla madre che il ragazzo non può avere un voto superiore a 6 per le sue carenze linguistiche. Ma…"Principio quinto: il fanciullo che si trova in una situazione di minoranza fisica, mentale o sociale ha diritto a ricevere il trattamento, l’educazione e le cure speciali di cui esso abbisogna per il suo stato o la sua condizione.". Oltre a rilevare queste carenze…cos’altro fa la scuola? Ovviamente, il ragazzo vive una condizione di consapevole limite e impossibilità a fare meglio. Ma… " Principio secondo: il fanciullo deve beneficiare di una speciale protezione e godere di possibilità e facilitazioni, in base alla legge e ad altri provvedimenti, in modo da essere in grado di crescere in modo sano e normale sul piano fisico intellettuale morale spirituale e sociale in condizioni di libertà e di dignità". Invece, non c’è opportunità di recupero e integrazione, tranne le attività curricolari progettate per alunni “italiani”, e, soprattutto, c’è un quadro di valutazione standard, che non comprende “note a piè pagina” con la voce “persona=individuo unico ed irripetibile, con diritti e doveri pari a tutti i suoi simili…” . " Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese." (Costituzione Italiana Art. 3.). …La madre, preoccupata per le difficoltà del figlio, chiede informazioni qua e là circa un insegnante che dia ripetizioni di italiano e di latino. Ovviamente a sue spese!!! Ma il ragazzo non frequenta la scuola dell’obbligo? E poi…non è un suo diritto quello dell’educazione? " Principio settimo: il fanciullo ha diritto a una educazione, che, almeno a livello elementare deve essere gratuita e obbligatoria. Egli ha diritto a godere di un educazione che contribuisca alla sua cultura generale e gli consenta, in una situazione di eguaglianza di possibilità, di sviluppare le sue facoltà, il suo giudizio personale e il suo senso di responsabilità morale e sociale, e di divenire un membro utile alla società. Il superiore interesse del fanciullo deve essere la guida di coloro che hanno la responsabilità della sua educazione e del suo orientamento; tale responsabilità incombe in primo luogo sui propri genitori . Il fanciullo deve avere tutte le possibilità di dedicarsi a giochi e ad attività ricreative che devono essere orientate a fini educativi; la società e i poteri pubblici devono fare ogni sforzo per favorire la realizzazione di tale diritto. ". " L’educazione è un diritto universale di ogni essere umano per diventare ciò che è, ossia diventare un uomo… Compito primario dell’educazione è rendere innanzitutto il soggetto consapevole della specificità della sua natura , del potenziale educabile di cui è portatore, della responsabilità di svilupparlo per la crescita personale e per il giusto inserimento nella convivenza di cui fa parte. In ordine di priorità essenziale, il primo compito dell’educazione è formare l’uomo, o più esattamente guidare lo sviluppo dinamico per mezzo del quale egli forma se stesso." (da ASPETTI E PROBLEMI DELL’EDUCABILITÀ UMANA L’uomo e la sua educazione di Carmela Di Agresti). "Per aiutare gli studenti ad apprendere bene è necessario cercare di adattare ad ogni allievo le proposte didattiche e la metodologia "( da “Il lavoro educativo”, S. Kanizsa). L’insegnante deve adattare obiettivi e metodi alle necessità della classe e, mai come in questa professione, deve far riflettere questa affermazione di Platone: “Chi commette un'ingiustizia è sempre più infelice di quello che la subisce”.

lunedì 22 marzo 2010



E' ONLINE “IL PARLAMENTO DEI BAMBINI”

il sito che permette ai giovanissimi di vivere da protagonisti le attività della Camera dei deputati


"Ricco di informazioni e illustrazioni, il sito – rivolto a bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni – consente di esplorare Palazzo Montecitorio e il lavoro dei parlamentari stimolando la curiosità e la partecipazione in maniera divertente e interattiva. Esperienza unica in Europa per il suo approccio innovativo, il sito offre molteplici opportunità:
grazie al gioco Facciamo una legge!i ragazzi potranno realizzare il proprio avatar e vestire i panni di un deputato, seguendo da vicino l'iter di approvazione di una legge fino alla sua definitiva approvazione;

nella sezione Parlawiki - la piccola enciclopedia interattiva della Camera i ragazzi potranno contribuire ad arricchire, anche con nuovi termini, questo prezioso vocabolario della democrazia;
sarà possibile inoltre arricchire la sezione Gallery con foto o filmati della visita della classe a Palazzo Montecitorio;
infine, un grande concorso dedicato alle scuole: Parlawiki, costruisci il vocabolario della democrazia. Il concorso, rivolto alle classi V della scuola primaria e all'intero ciclo della scuola secondaria di primo grado, offre l'opportunità di approfondire e raccontare, divertendosi, una delle parole-chiave della democrazia contenute all'interno della sezione Parlawiki, realizzando elaborati di carattere multimediale (composti da un breve testo accompagnato da immagini o video). Il concorso è promosso dalla Camera dei deputati in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. "

Posto una mail che ho ricevuto da:
"La scuola che funziona
Pratiche di insegnanti che fanno funzionare la scuola italiana
Un messaggio a tutti i membri di La scuola che funziona"


Il tema del mese - conversazione con l'autore
Una nuova iniziativa de "La scuola che funziona"
Ogni mese, per una settimana al mese il network si dovrebbe concentrare su una specifica tematica.Cos'è "il tema del mese - conversazione con l'autore"?Il tema del mese è una conversazione con un autore/autrice che presenta una tematica che lui/lei tratta nelle proprie pratiche professionali.Come verrà affrontata questa tematica?Questa tematica:
viene presentata dall'autore attraverso:
un paper (sulle 20.000 battute, spazio inclusi) pubblicato di recente, in pubblicazione, scritto appositamente per questa iniziativa.
una sintesi (stesse dimensioni) di un proprio libro
viene presentata al network, attraverso il paper, almeno una settimana prima dell'inizio della discussione
viene discussa attraverso forum con la "presenza" continuativa dell'autore.Quali tematiche presentare?Ben si prestano a essere trattate nell'ambito di questa iniziativa tutte le tematiche "professionali" che attraversano la scuola oggi. Sarebbe, però, preferibile che venissero trattate tematiche di frontiera, tematiche che siano anche delle nostre proposte per una scuola per il futuro. Cosa fare per proporre una tematica?Per candidarsi a presentare un "tema del mese", segnalare il titolo ed una breve presentazione dello stesso in questa pagina del wiki del network.Per poter editare il wiki è necessario essere registrati al wiki stesso. Chi non è già registrato può seguire la semplice procedura descritta qui http://lascuolachefunziona.pbworks.com/Per-editare.Chi e come sceglie le tematiche da proporre al network?Il network si è dato una "redazione" (vedi forum nella categoria "gestione network"). Questo team si incontra (virtualmente) in chat, nell'aula virtuale, in forum e valuta le opzioni e le propone all'intero network. Ogni intervento sarà, poi, calendarizzato con l'autore o l'autrice.
Con quale cadenza verrà proposto il tema del mese?
Come già detto, e sperando in una adeguata proposta di temi, si pensa di proporre un tema al mese e di destinare allatrattazione della tematica una settimana, sempre la stessa settimana del mese.
Come ci regoliamo sul piano operativo?
Operativamente si propone di:
iniziare con il mese di aprile (o maggio se l'iniziativa dovesse decollare lentamente)
destinare alla discussione l'ultima settimana del mese
mettere a distribuzione del network il paper nella seconda settimana del mese
costruire un calendario almeno trimestrale
Aspettiamo vostre proposte e candidature. Segnalatele qui
Visita La scuola che funziona al: http://lascuolachefunziona.ning.com/?xg_source=msg_mes_network

Per controllare le e-mail che ricevi su La scuola che funziona, fai clic qui

lunedì 15 marzo 2010

e ...riflessioni!

Sono rientrata oggi da un fine settimana a Roma in occasione di ...EDITING MULTIMEDIALE!

Un'esperienza...un' occasione...un traguardo ... una partenza....

Ciò che passa non ritorna, ma ciò che si è conquistato non si perde...!






"...E sono arrivata qui…alla fine del percorso.
Ma cosa è stato?
Sicuramente un’esperienza vissuta,
una nuotata nella rete,
la conquista di uno stile di vita più consono ad un educatore di cittadini della società della conoscenza. Ho imparato il valore della condivisione…
Quante cose mi stanno passando nella mente mentre son qui a fare la conclusione di un resoconto!
Quanto mi ha fatto riflettere Andreas quando, in una lezione, ha detto che tutto ciò che ha è nella rete! Il suo computer è “vuoto”.
Qui ho trovato la morale di questa storia vissuta: siamo tutti autori potenziali nella rete, e, per quanto Internet sia una realtà virtuale infinita, non dobbiamo nasconderci, ma nemmeno “pestarci i piedi”: c’è spazio per tutti. Più siamo e più facciamo massa attiva, creativa, VIVA!
Grazie, ad Andreas, per avermi fatto trovare l’umano in una dimensione che per me era solo tecnica!
Grazie ai miei colleghi, che hanno concretizzato questi principi, mi hanno dato l’opportunità di crescere coltivando le loro connessioni…
Grazie a Romina, una TUTOR,
disponibilissima, rintracciabilissima, costantemente presente:
un altro NODO VIVO”. - ( Da "TRACCE" del percorso di "EDITING MULTIMEDIALE")

...e la storia CONTINUA!

giovedì 11 marzo 2010

...no comment

http://speculummaius.wordpress.com/2010/03/10/a-cosa-serve-il-blocco-dei-libri-di-testo-nella-primaria/

Metafore per "coltivare connessioni"







COLTIVARE LE CONNESSIONI…come si coltiva il proprio orto, con la stessa cura…
I FEED sono gli ortaggi, vanno scelti con cura in rapporto ai propri bisogni, e vanno poi seguiti, come una pianta nell’orto perché possa dare frutti. Una connessione va coltivata con il leggere, riflettere, commentare, rispondere, proporre.
E’ cosa assai dannosa considerare i feed solo dal punto di vista tecnico. Un feed <<…rappresenta una connessione con un essere umano>>, è “cosa viva”.
Cosa dobbiamo fare, allora, per stare on line? Dobbiamo apprendere, approfittando della facilità di stabilire connessioni on-line. Il nostro atteggiamento verso il mondo deve essere di continuo apprendimento e, il vero apprendimento, deriva dalla capacità di cogliere le connessioni.
La metafora della passeggiata nel bosco, un invito che non si può fare a meno di accogliere, lì dove è tanto diffusa l’ansia di sapere tutto o di non sapere tutto, per avventurarsi nel bosco della conoscenza. Quello che serve, invece, è saper “passeggiare” tra i tanti percorsi della conoscenza, per poter trovare e percorrere quello di cui si ha bisogno e non tutto quello che c’è.
La scuola continua a “misurare” la quantità, se prima con sufficiente e ottimo, oggi con i voti anche alla scuola primaria! Quindi, potrà decretare un 6 ad un alunno che, cittadino della "società della conoscenza", ha raccolto molto di quanto gli serviva e, magari, ha manifestato il bisogno di raggiungere altro ancora, ma sarà troppo “non capito” per chiedere aiuto e collaborazione e, allora, spezzerà le sue certezze e finirà nell’ansia del “non sapere”. Il maestro che “sa di non sapere” (Socrate) è quello che serve oggi, quello della qualità e non della quantità, quello che parla poco e ascolta molto, che con rispetto e umiltà è disposto ad ammettere di imparare ciò che non sa, saltando dalla finestra della sua aula e connettendosi con il mondo, che è anche il suo gruppo di studenti e i loro tanti mondi diversi.

mercoledì 10 marzo 2010

Dove sono i nostri alunni?


Quando sono in classe, seduti nei banchi, ubbidienti al richiamo di condizioni e regole di ascolto, di comportamento, di istruzione, separati spesso dal compagno con cui hanno tanto da dire, con cui hanno interessi comuni, con cui potrebbero “distrarsi”, dove sono i “nostri alunni”?

L’insegnante li vede, sono lì, presenti e in silenzio, all’ascolto della lezione…senza essere ascoltati.
In realtà con la loro mente sono altrove -…perennemente connessi con il
mondo esterno, con il proprio ambiente personale, il proprio “personal
environment”, che è cosa diversa dal “personal learning environment
- (da “Coltivare le connessioni”, Andreas Robert Formiconi). E’ una situazione ricorrente e diffusa che i nostri studenti siano connessi con il mondo e isolati a scuola! Proprio la scuola, che, invece,
-…in questa fase di turbolenta transizione verso la società della conoscenza, dovrebbe … educare i cittadini a considerare il proprio “personal environment” come un PLE-, cioè come un PERSONAL LEARNING ENVIRONMENT, l’ambiente in cui si vive un’esperienza di apprendimento, tecnicamente -…il PLE non è altro che un mazzetto di feed mantenuti in un aggregatore, vale a dire un apposito servizio web che chiunque può imparare ad usare in pochi minuti. I feed non sono altro che degli indirizzi internet che ogni sito web offre e che, una volta introdotti nel proprio aggregatore, consentono di appurare in qualsiasi momento in quali siti fra quelli messi nel mazzo ci sia qualcosa di nuovo.- (da “Coltivare le connessioni”, Andreas Robert Formiconi). Se a scuola la personalizzazione si può rintracciare nei voti, il PLE è un ambiente di apprendimento necessariamente personale, diverso dagli altri.

Se il "tempo di scuola vuole essere "tempo di apprendimento", è necessario che, quell’insegnante seduto ancora in cattedra, chiuso nell’aula, controllante e fiero del suo sapere, si connetta con il mondo della “società della conoscenza”, conoscenza non intesa come sapienza fine a se stessa, ma come patrimonio accessibile a tutti e che tutti possono produrre negoziando attraverso la discussione e la partecipazione.

martedì 9 marzo 2010

MA PERCHE’ GLI HACKER FANNO GLI HACKER?

Il prof. Andreas Formiconi ci fa riflettere anche su questo…


Ci vuole gratificazione per “fare le cose” ( A. O. HIRSCHMAN), e la gratificazione che offre la propensione a “fare le cose” per la comunità, per una causa comune, è quella dove non c’è distinzione tra “fase del lavoro” e “godimento del frutto”, perché il lavoro stesso produce gratificazione. Questa è la caratteristica del produrre software open source, perchè i frutti sono immediati e, quindi, gli Hacker fanno gli Hacker per la gratificazione intrinseca che c’è in questo tipo di attività. Ma Hacker non è solo il giovane che ha creatività da spendere e tempo da investire! Anche un professionista può essere Hacker, per la gratificazione di esserlo, per contribuire a fare qualcosa per la comunità. Con Internet la “massa” si esprime e Internet consente di investire i propri talenti e di renderli disponibili a tutti. Il dottor Antoine Rosset e il dottor Kevin Rosemberg sono due esempi di questa realtà. Entrambi premiati dalla APPLE per aver creato OSIRIX, un software open source per le immagini mediche. Nella rete, per essere accettati, si può essere chiunque sappia fare qualcosa, …ma “chi vuole fare bene fa tardi”, cioè, chi ha da investire al meglio non può badare al tempo impegnato, all’ora di servizio, ecc. Gli Hacker sono persone animate da curiosità, che hanno creatività da investire per soddisfarla, ma con un impegno di tempo e di lavoro per far crescere e non per sprecare opportunità e risorse: Il loro lavoro ha favorito la creazione del PC e del MODEM, l’affermazione planetaria di Internet, l’invenzione delle realtà virtuali” . …”( Pekka Himanen “L’etica Hacker”).

CRACKER AND HACKER...

Parlando di ETICA HACKER, è doveroso rilevare che “…gli hacker non sono solo i pirati che rubano dati e inventano virus infernali e rovinano i nostri computer…”( Pekka Himanen).

Per cui è doveroso anche sapere che:
Il termine cracker viene spesso confuso con quello di hacker, il cui significato è tuttavia notevolmente diverso. Alcune tecniche sono simili, ma hacker è colui che sfrutta le proprie capacità per esplorare, divertirsi, apprendere, senza creare reali danni. Al contrario, cracker è colui che sfrutta le proprie capacità (o in certi casi quelle degli altri) al fine di distruggere (i cracker fanno spesso utilizzo del DOS), ingannare e guadagnare” (http://it.wikipedia.org/wiki/Cracker).

lunedì 8 marzo 2010

domenica 7 marzo 2010

HACKER... nome proprio di persona...

Sì…perché, con il prof di Editing, Formiconi, questi attributi sono a

dir poco dovuti a chi, ho scoperto, ha dato dei contributi rilevanti e decisivi al WEB 2.0 e, comunque, a come si vive oggi la rete di INTERNET. "Gli Hacker sono una categoria che non è stata collocata dai “media” in modo corretto"…dice il prof. Formiconi e Monica chiede " Ma il termine Hacker ha sempre avuto una collocazione negativa o no?", e il tutto conferma la mia stessa opinione al riguardo ( un “luogo comune” insomma!).
Quando ho letto il titolo della tematica di studio da discutere, “Etica Hacker”, mi son detta : "Si parlerà di tutto ciò che non si deve fare in rete…dei “pirati” della rete…". Insomma: mai avrei immaginato di conoscere degli Hacker che avrei elogiato e sostenuto.

Prima Richard Stallman, hacker statunitense, uno dei principali esponenti del movimento del software libero. E’ un programmatore, ricercatore al MIT, da cui si dimise, che, negli anni ’70, anni dell’idealismo giovanile, scrisse il primo software libero, un software per tutti, a cui diede il nome di GNU (GNU IS NOT UNIX). Il progetto GNU risale al 1983 e si basa sulla gestione particolare dei DIRITTI D’AUTORE sul software, secondo, appunto, la definizione di SOFTWARE LIBERO, contrapposta a quella di SOFTWARE PROPRIETARIO. Fulcro del progetto è la GNU GPL, ossia GENERAL PUBLIC LICENSE, per consentire “l’uso e lo sviluppo collettivo e naturale del software”.

A completare l’opera innovativa di Stalmann fu Linus Torvalds , che ideò il KERNEL del software GNU, dando vita al sistema operativo LINUX, raccogliendo, appunto, i pezzi di Stalmann e aderendo alla GPL e, quindi, sostenendo il concetto di “software libero”, ossia "… chiunque può accedere al codice sorgente del sistema operativo, modificarlo a proprio piacimento, usare l'eseguibile per ogni scopo e copiare legalmente tale software, come previsto dalla licenza GPL" -http://it.wikipedia.org/wiki/Linus_Torvalds-.
Non siamo più negli anni dell’idealismo! Siamo negli anni ’80, anni in cui i giovani cercano il divertimento e Torvalds è uno studente di informatica, programmatore e hacker finalndese, ragazzo timido che si ritrova un computer regalato dal nonno. Egli si “diverte” a “smontare e costruire” facendo venir fuori una serie di istruzioni utilissime e determinanti. Il sistema operativo LINUX, nella sua prima versione, diventa il prodotto, però, di una vera e propria comunità, che fa crescere in modo esponenziale il numero di istruzioni iniziato da Torvalds, accogliente nei confronti di tutte le proposte e integrazioni. Una vera e propria “collaborazione non coordinata” di una comunità animata dalla passione del FARE, crea un prodotto fino ad allora esclusivamente industriale, riservato alle grandi aziende e oggetto di lavoro di “staff agguerriti” con costi enormi.

Hacker, un termine nato in un club di ricercatori desiderosi di divertirsi e di rilassarsi montando e smontando trenini, diventa NOME PROPRIO DI PERSONA, ossia termine che qualifica dei soggetti che, con impegno e genialità, hanno contribuito a far vivere la rete rendendola luogo per tutti e di tutti!

martedì 23 febbraio 2010

In bocca al lupo!

Eccomi....! Sembra tutto ok, ormai, con l'ADSL!
Il corso di Editing si è concluso ed ora è il tempo dell'esame...
...In bocca al lupo a chi sosterrà l'esame al primo appello! Io vi seguirò...devo recuperare un tratto del percorso che non voglio proprio perdermi...

mercoledì 3 febbraio 2010

Trasloco! Ohi ohi

Scusate il mio silenzio...ma sono in pieno trasloco!!!
Solo scatole...scatole...scatole!!!! Non ce la faccio più! I'm very very tired! Ora sto rubando la linea di mio fratello che, gentilmente, si è messo a disposizione. Se tutto va bene, dal 9 dovrei avere la mia ADSL...

Seminario? Tutto ok...ho el materiale che inserirò qui, ma...quando questa fatica sarà finita!

Alla prossima

PS: @Romina: grazie per i tuoi suggerimenti...problema risolto!

giovedì 28 gennaio 2010

seminario L2 (inglese)

Domani giornata di formazione ad Anzio (RM)
E' un seminario STEP BY STEP a cura dell'ente per la formazione "Lingua senza Frontiere" con oggetto l'insegnamento della L2 neella scuola primaria. Vi aggiornerò sull'esperienza...

mercoledì 27 gennaio 2010

Non riesco più a gestire il mio blog!!!
Non dobbiamo non sapere e non dobbiamo dimenticare!
http://www.famigliedellavisitazione.it/dblog/articolo.asp?articolo=159

sabato 16 gennaio 2010

DELICIOUS

Cosa dire di delicious…eccezionale invenzione!
Considerando l’infinito spazio che è la rete, ricca di siti, nodi, intrecci, questo social bookmarking, da un punto di vista sociale, è un servizio molto interessante, perchè consente “la creazione e lo sfruttamento di una intelligenza ed un gusto collettivo del quale possono avvantaggiarsi tutti i navigatori del web”. Sono proprio gli utenti, infatti, che possono dare valore ad un sito ritenuto interessante, aggiungendo il link al proprio bookmark. Si tratta, allora, di un riconoscimento che avviene “dal basso”.
Da quanto sto capendo. DE.LI.CIO.US si può usare come fonte di notizie o ancora per scoprire quanto popolari sono degli URL, molto utile per la ricerca.Sono entusiasta di averlo scoperto, sperimentato e di poterlo utilizzare.
http://delicious.com/lucia.perretta

mercoledì 13 gennaio 2010

Ken Robinson dice che la scuola uccide la creatività

http://www.ted.com/talks/lang/ita/ken_robinson_says_schools_kill_creativity.html

Un altro luogo...

Ecco il link ad un video assolutamente da vedere suggerito da Romina, tutor del corso "Editing multimediale"http://www.youtube.com/watch?v=lBLZkdK1SDw&feature=player_embedded
E' un video che dice la realtà del nuovo secolo per di più attraverso la voce di un "bambino"! Quanto è vero tutto ciò! Bisogna smetterla di trovare i difetti a ciò che, come ogni cosa che esiste, non è perfetto, ma "E' ". E' meglio non perdere più tempo ... bisogna svegliarsi e rendersi conto di stare in un altro "luogo", che è meraviglioso se visto dall'angolatura dei punti di forza (per es. questo video). Quanti, nella scuola, ancora non lo sanno... "...Un luogo dove la gente si abbona alla gente e non alle riviste...dove i libri si riscrivono da soli...dove una biblioteca può viaggiare in tutto il mondo... dove insieme, siamo più forti di quanto potremmo mai essere da soli"
"...Human Network ... Unisce le persone, permette di guardarsi negli occhi senza dover viaggiare da un posto all'altro. Crea comprensione dove prima sorgevano muri. Abbatte le barriere e costruisce nuove amicizie. Trasforma una singola voce in un coro udibile in tutto il mondo. E dimostra come milioni di teste sono meglio di
una."(da...http://www.cisco.com/web/IT/thehumannetwork/index.html); http://www.humannetworkliveeffect.it/video/
"Un social network è un struttura sociale fatta di individui .." ( da http://en.wikipedia.org/wiki/Human_network.)

blog ultimo rimedio

cara Lucia
ho ricevuto la tua mail e così  mi sono resa conto che tra gmail e il tuo account delle poste ci deve essere qualche incompatibilità perchè le mie mail torano indietro. Ho provato anche attraverso l'account  della scuola MPI ma anche con quello mi dice errore.
Allora mi sono ricordata che mi avevi dato  le "chiavi di casa" e in questo caso sono molto utili per comunicare con te. Volevo solo dirti che la ppt la trovi anche nel mio blog  di cui anche tu hai le chiavi.
ciao  spero tanto che almeno vedrai questo post, altrimenti ci vediamo/sentiamo questa sera da Andreas.

martedì 12 gennaio 2010

Dopo l'intervista al prof. Formiconi, da parte di Stefano Balassone nel programma “RESTI TRA NOI” su RED tv(canale 890 di Sky), mi sento di esprimere le mie impressioni!
Condivido la posizione del prof. nei confronti della didattica e ammiro la sua scelta di stare dalla parte di chi ha bisogno di imparare seguendo percorsi stimolanti, coivolgenti, ricchi, interessanti, utili…educativi. Certo lui ha ragione, quando fa riferimento al divario tra ciò che propongono le istituzioni educative (in cui si parla sempre di innovazione sperimentazione e riforma, ma non capisco rispetto a cosa) e l’interesse e l’utilizzo della rete da parte di insegnanti e studenti. La proposta formativa del prof. Formiconi, invece, è innovativa e potenziale collante di tale divario, ma proprio per questo rischia di sembrare folle o inopportuna nel contesto istituzionale in cui si inserisce la scuola…Intanto ci sono molti studenti che seguono i corsi del professore e anche con entusiasmo e successo! Siamo una buona parte…fortunati, direi!

http://restitranoi.ilcannocchiale.it/2009/12/18/andreas_robert_formiconi_unive.html

lunedì 11 gennaio 2010

Learning Object

Bentrovati!
Ho trascorso dei giorni in montagna durante le feste natalizie e...niente internet!!!
Quanto ho pensato al mio blog!!!
Ma ora si ricomincia...
Avendo collaborato con le mie colleghe della IUL nella produzione di un Learning Object...ecco qualche notizia! ;)
I LEARNING OBJECTS: ALCUNI ESEMPI


di ANNARITA RUBERTO

L’introduzione di nuovi strumenti didattici digitali
(LO), ancora in fase sperimentale, pone
al docente una serie di interrogativi sulla loro
natura, sulle possibilità di utilizzo e sulla reale
efficacia per l’apprendimento. Una risposta,
seppure parziale, si può ricavare dall’analisi del
Learning Object di Scienze proposto nel presente
articolo. ... ...
In definitiva, un LO deve essere:
• piccolo (è lasciato alla discrezione del progettista/educatore
stabilire se deve essere piccolo: il tempo di fruizione,
il contenuto, l'obiettivo formativo o tutte queste cose insieme,
e quanto deve essere piccolo. Si parla di livello di
granularità del LO. Noi preferiamo legare questo concetto
all’obiettivo didattico che deve essere possibilmente unico o
logicamente considerabile come unitario);
• digitale (secondo alcuni non è necessario, ma noi lo consideriamo
necessario);
• riusabile in altri contesti e interoperabile con altri sistemi
(questo implica sia una riusabilità logica del contenuto, sia
una trasportabilità tecnica dello stesso da un sistema di elearning
ad un altro);
• autoconsistente (il suo uso non deve richiedere la presenza
di altri LO);
• aggregabile con altri LO per formare unità e moduli complessi,
sino a comporre i contenuti di un intero corso;
• descritto da metadati che consentano la sua indicizzazione
e il suo reperimento da un motore di ricerca specializzato
in LO (Repository);
Emerge, dunque, con chiarezza che un LO è costruito per
aiutare colui che apprende a raggiungere specifici obiettivi
didattici, in ciò differenziandosi nettamente da un generico
ipertesto, per quanto eccellente questo possa essere. ......