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lunedì 26 aprile 2010

11 settembre...una data non a caso!

L'11 Settembre 1973, giorno del colpo di stato militare in Cile ai danni del governo democraticamente eletto

http://www.youtube.com/watch?v=4wPxZto9deI&feature=related

giovedì 22 aprile 2010

nuovo portale per personale scuola

Ricordiamoci: da aprile cedolini dello stipendio, CUD, ecc. non più nella posta elettronica del MIUR, ma..."Da febbraio tutto il personale della scuola potrà visualizzare cedolino dello stipendio, CUD e modello 730 direttamente dal portale http://stipendipa.tesoro.it."

http://www.orizzontescuola.it/node/2607

lunedì 12 aprile 2010

Chi è il primo della classe?


La "magister arte" del maestro è, oggi, ancora intesa come un "mucchio" infinito di conoscenze che costituiscono troppo spesso un patrimonio fine a se stesso. E questo modo dell'insegnante di interpretare la propria professione crea danni agli alunni, non di raro coinvolti in un fare "competitivo" di "rivalità" di "chi arriva prima" di "chi è il primo, il migliore, il più bravo". Non è questa la scuola che forma i cittadini della società attuale! Oggi occorre potenziare la creatività, incanalandola e non soffocandola nel sapere; occorre stimolare la collaborazione, la condivisione, l'aiuto reciproco, e non alimentare contrasti e frustrazioni; occorre realizzare una scuola per tutti che fa crescere e che arricchisce, che si adegua alle nuove forme di comunicazione, ma che non perde la sua identità di "agenzia educativa". Quanto è vero che è necessario conoscere e riflettere sulla relazione educativa! Essere consapevoli che il nostro dire, fare, essere con l'alunno, condiziona il suo dire, fare, essere con gli altri e, ancor prima, con se stesso. Una volta era educativo il bastone, oggi ne è rimasto il rumore, che si traduce in frequenti rimproveri e mortificazioni, in un contesto educativo che esalta la personalizzazione, ma che non ha sufficienti registi consapevoli e capaci di concretizzarlo.

Che tristezza! E proprio pensando alla scuola, che dovrebbe essere il luogo dei bambini, dei ragazzi, dei giovani...

venerdì 2 aprile 2010

fotografie...un angelo?


El Escorial (Spagna) - Questa è una fotografia che ha fatto il giro del mondo. Alicia Quintan al Villegas che ha scattato questa foto sostiene che, senza alcun dubbio, è l'immagine di un Angelo con un Calice e l'Ostia dell'Eucarestia e con in basso, a sinistra, un agnellino. La foto è stata scattata il 4 maggio 1991."Eravamo in gita al santuario dell'Escorial, quando nel bosco sentimmo uno strano odore di rose e di incenso proveniente da un albero. Al momento non ci feci caso, ma scattai diverse foto all'albero. Sviluppai la pellicola solo qualche mese più tardi e quando andai a ritirare le foto scoprii che compariva anche l'immagine di un Angelo".Un esperto fotografo, James Savoia, interpellato da un settimanale, ha dichiarato: "Secondo me non può trattarsi di un fotomontaggio. Gli elementi principali che compongono la scena sono due: la figura vestita di bianco e l'albero. In un montaggio, con questi due elementi accostati artificiosamente, le linee dei due soggetti non apparirebbero naturali, ma con i contorni e i bordi sbavati. In questa foto, invece, la geometria dell'albero è perfetta e ben disegnata.".Padre Cremona, sacerdote agostiniano, teologo e scrittore, interpellato in un'intervista, disse che sotto l'aspetto dogmatico non sarebbe un fatto impossibile.
Qualcuno ne sa di più al riguardo?

giovedì 1 aprile 2010

riflettendo su...giustizia/ingiustizia

Episodi di ingiustizia, a scuola, ovviamente sono molto frequenti, forse una prassi.
Prima di narrarne uno, rifletto sul significato da attribuire al termine “ingiustizia” nel contesto educativo-scolastico. L’ingiustizia è la negazione della giustizia, a danno di una o più persone. Sia la nostra Costituzione e sia la Carta dei diritti dei bambini e delle bambine sanciscono dei diritti …"Principio primo: il fanciullo deve godere di tutti i diritti enunciati nella presente Dichiarazione. Questi diritti debbono essere riconosciuti a tutti i fanciulli senza eccezione alcuna, e senza distinzione e discriminazione fondata sulla razza, il colore, il sesso, la lingua la religione o opinioni politiche o di altro genere, l’ origine nazionale o sociale, le condizioni economiche, la nascita, o ogni altra condizione sia che si riferisca al fanciullo stesso o alla sua famiglia". Invece, purtroppo, anche se c’è uno sforzo legislativo e delle istituzioni, per garantire e concretizzare le pari opportunità, a tutt’oggi le ingiustizie, in tal senso, sono tante, nella scuola come nel sociale. In un liceo scientifico, un ragazzo ucraino, al terzo anno di frequenza e da due anni in Italia, si trova a dover fare i conti con la non conoscenza della lingua italiana. E’ un ragazzo interessato, attivo nella partecipazione alla vita scolastica, con ottime basi di conoscenze e abilità, socievole e disponibile con adulti e coetanei. La prof.ssa di italiano, però, riferisce alla madre che il ragazzo non può avere un voto superiore a 6 per le sue carenze linguistiche. Ma…"Principio quinto: il fanciullo che si trova in una situazione di minoranza fisica, mentale o sociale ha diritto a ricevere il trattamento, l’educazione e le cure speciali di cui esso abbisogna per il suo stato o la sua condizione.". Oltre a rilevare queste carenze…cos’altro fa la scuola? Ovviamente, il ragazzo vive una condizione di consapevole limite e impossibilità a fare meglio. Ma… " Principio secondo: il fanciullo deve beneficiare di una speciale protezione e godere di possibilità e facilitazioni, in base alla legge e ad altri provvedimenti, in modo da essere in grado di crescere in modo sano e normale sul piano fisico intellettuale morale spirituale e sociale in condizioni di libertà e di dignità". Invece, non c’è opportunità di recupero e integrazione, tranne le attività curricolari progettate per alunni “italiani”, e, soprattutto, c’è un quadro di valutazione standard, che non comprende “note a piè pagina” con la voce “persona=individuo unico ed irripetibile, con diritti e doveri pari a tutti i suoi simili…” . " Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese." (Costituzione Italiana Art. 3.). …La madre, preoccupata per le difficoltà del figlio, chiede informazioni qua e là circa un insegnante che dia ripetizioni di italiano e di latino. Ovviamente a sue spese!!! Ma il ragazzo non frequenta la scuola dell’obbligo? E poi…non è un suo diritto quello dell’educazione? " Principio settimo: il fanciullo ha diritto a una educazione, che, almeno a livello elementare deve essere gratuita e obbligatoria. Egli ha diritto a godere di un educazione che contribuisca alla sua cultura generale e gli consenta, in una situazione di eguaglianza di possibilità, di sviluppare le sue facoltà, il suo giudizio personale e il suo senso di responsabilità morale e sociale, e di divenire un membro utile alla società. Il superiore interesse del fanciullo deve essere la guida di coloro che hanno la responsabilità della sua educazione e del suo orientamento; tale responsabilità incombe in primo luogo sui propri genitori . Il fanciullo deve avere tutte le possibilità di dedicarsi a giochi e ad attività ricreative che devono essere orientate a fini educativi; la società e i poteri pubblici devono fare ogni sforzo per favorire la realizzazione di tale diritto. ". " L’educazione è un diritto universale di ogni essere umano per diventare ciò che è, ossia diventare un uomo… Compito primario dell’educazione è rendere innanzitutto il soggetto consapevole della specificità della sua natura , del potenziale educabile di cui è portatore, della responsabilità di svilupparlo per la crescita personale e per il giusto inserimento nella convivenza di cui fa parte. In ordine di priorità essenziale, il primo compito dell’educazione è formare l’uomo, o più esattamente guidare lo sviluppo dinamico per mezzo del quale egli forma se stesso." (da ASPETTI E PROBLEMI DELL’EDUCABILITÀ UMANA L’uomo e la sua educazione di Carmela Di Agresti). "Per aiutare gli studenti ad apprendere bene è necessario cercare di adattare ad ogni allievo le proposte didattiche e la metodologia "( da “Il lavoro educativo”, S. Kanizsa). L’insegnante deve adattare obiettivi e metodi alle necessità della classe e, mai come in questa professione, deve far riflettere questa affermazione di Platone: “Chi commette un'ingiustizia è sempre più infelice di quello che la subisce”.